ARTE MARZIALE DA COMBATTIMENTO

Il Taekwondo è lo sport di combattimento più diffuso al mondo: con 204 nazioni affiliate, la World Taekwondo Federation (WTF) è al 6° posto tra le federazioni olimpiche estive per numero di paesi membri. La stima sui praticanti parla di circa 70 milioni di persone, presenti in tutti i 5 continenti.
LE STELLE DEL
TAEKWONDO OLIMPICO

Carlo Molfetta

Mauro Sarmiento

Sarmiento - Molfetta
TAEKWONDO
SPORT OLIMPICO
L'edizione delle Olimpiadi del 1988 viene ospitata a Seul, la capitale della Corea del Sud. Per la prima volta il Taekwondo WTF compare alle olimpiadi come sport dimostrativo, così come accadrà a Barcellona nel 1992. In occasione dell'Olimpiade di Seul inoltre, grazie alla medaglia d'argento conquistata dal puteolano Luigi D'Oriano, l'Italia ottiene il più alto piazzamento a tutt'oggi raggiunto in questa disciplina per quanto riguarda l'ambito olimpico. Nell'edizione di Sydney 2000 diviene sport olimpico ufficiale.
I combattimenti di Taekwondo (stile WTF) si svolgono su un campo quadrato di 10×10 m, tra due atleti muniti di protezioni: il corpetto o corazza, il caschetto, paratibie e para-avambracci, conchiglia, paradenti in gomma e guantini. L'atleta per fare punti deve colpire l'avversario sul corpetto oppure al viso con tecniche di calcio. Il combattimento può essere vinto ai punti, o per Knock Down. In caso di parità assoluta vince chi fa il primo punto (Golden Kick).
LE REGOLE
DEL TAEKWONDO
Il combattimento del taekwondo sportivo si basa sul regolamento emanato dalla World Taekwondo Federation[13], applicato ad ogni livello di competizione, dai tornei locali fino alle Olimpiadi. I combattimenti si svolgono su un campo quadrato di 8 × 8 m, tra due atleti muniti di protezioni.
Il combattimento è basato sull'assegnazione di punti ed è articolato in tre riprese (o round) da due minuti ciascuno, con una pausa di un minuto. L'atleta per fare punti deve colpire l'avversario sul corpetto con tecniche di calcio o di pugno, oppure in testa con sole tecniche di calcio. Il contatto è pieno e il KO è valido, non c'è limite ai colpi a meno che non si proceda ad un attacco falloso o una qualsiasi altra azione che richieda l'intervento dell'arbitro. Affinché un punto sia valido deve soddisfare alcuni requisiti di potenza e precisione.
Il combattimento è basato sull'assegnazione di punti ed è articolato in tre riprese (o round) da due minuti ciascuno, con una pausa di un minuto. L'atleta per fare punti deve colpire l'avversario sul corpetto con tecniche di calcio o di pugno (1 punto o 2 se in rotazione) oppure in testa (compreso il collo) con sole tecniche di calcio (3 punti). Il contatto è pieno e il KO è valido, non c'è limite ai colpi a meno che non si proceda ad un attacco falloso o una qualsiasi altra azione che richieda l'intervento dell'arbitro. Affinché un punto sia valido deve soddisfare alcuni requisiti di potenza e precisione.
I RISULTATI
ALLE OLIMPIADI
Ai Giochi di Pechino 2008 l'Italia ha conquistato la sua prima medaglia olimpica nel Taekwondo con l'atleta Mauro Sarmiento, argento nella –80 kg. Il successo più grande arriva con le Olimpiadi di Londra 2012, dove Carlo Molfetta porta l'Italia sul tetto del mondo conquistando la storica medaglia d'oro, diventando peraltro il primo Atleta Occidentale a Vincere la categoria dei pesi Massimi da sempre la categoria più ambita negli sport da combattimento.
Nella stessa edizione arriva la seconda medaglia di Sarmiento, questa volta di bronzo. Con questi risultati l'Italia si piazza al 2° posto nel medagliere olimpico del Taekwondo, e contemporaneamente fa fare uno scatto in avanti all'Italia ai Giochi di Londra posizionando il Nostro paese al 10 posto della classifica generale.
I COMMENTI DEI CAMPIONI
Per fare l’atleta ad un alto livello serve costanza, disciplina e impegno e questo anche nella vita di tutti i giorni. Ogni tanto concedersi dei vizi serve per distrarsi dagli impegni quotidiani.
Il momento più bello è sicuramente il giorno in cui ho coronato il mio sogno vincendo le Olimpiadi.
La vittoria più grande sono le mie medaglie olimpiche, ma quella che più mi è rimasta in testa è Pechino 2008: medaglia d’argento. Gli obiettivi futuri me li creo strada facendo, giorno per giorno.
Questo sport mi ha insegnato molte cose, tra le quali la cultura orientale . Cultura completamente diversa dalla nostra dove il rispetto e la pazienza sono sicuramente le virtù principali.